lunedì 9 marzo 2009

Belluno - Feltre: 31 km di sofferenza!!!

Ciao amici blogger, torno a scrivere dopo una settimana di assenza, il lavoro mi ha portato all'estero e a causa degli impegni professionali anche la corsa ne ha risentito, sono uscita solamente due volte per 40 minuti pensando già alla gara di domenica ( cioè ieri ): i 31 km della Belluno - Feltre!
Sono stati 31.000 metri di sofferenza, la mia velocità diminuiva con l'aumentare dei chilometri, non stavo bene, dolori allo stomaco e alla pancia e poi ... quella terribile tallonite al piede destro, un dolore che si faceva sempre più forte e non mi permetteva di appoggiare bene il piede. Comunque sono arrivata al traguardo, impiegando ben 15 minuti in più dell'anno scorso, anche se molte volte avevo pensato al ritiro.
Oggi fisicamente mi sento bene, le gambe non sono stanche, ma la tallonite c'è, non riesco a camminare, cosa devo fare? Penso riposo, riposo e riposo!!! Avevo già programmato le mie due prossime settimane con dei lavori specifici per correre la Stravicenza 10 km, sono costretta a fermarmi e a risolvere il dolore prima possibile. Se la mia prestazione è da dimenticare, il mio compagno è stato un grande si è migliorato rispetto all'anno scorso, ha corso in 2.11.19: bravooo!! La maratona di Treviso si avvicina, è la gara di ieri per lui è stato un importante test!
Comunque mi sono divertita, ho rivisto tanti amici runners, la giornata è stata bella, primo giorno di primavera e la cornice delle Dolomiti innevate meravigliosa!!!
Buona settimana a tutti, aspetto consigli per la tallonite! Un abbraccio!

2 commenti:

Michele ha detto...

Mia mogli soffre di fascite plantare all'inizio riposo e ghiaccio sono i migliori medicinali. Mi permetto d'insinuare il dubbio: come fai a dire tallonite ? Ho letto un'articolo sugli sbagli dell'autodiagnosi
Ti faccio i migliori auguri e spero di non averti turbato.

GIAN CARLO ha detto...

Io un po' ne soffro sempre... ho notato pero' che massagiando la pianta del piede il giorno successivo agli allenamenti più intensi riesco a gestire il dolore.
Il ghiaccio poi... a go go.